Buffer: il content marketing per gli influencer
Buffer, azienda che produce una nota app di social media-tracking, è riuscita ad ottenere un grande successo grazie al proprio blog.
Come racconta il direttore operativo e co-founder Leo Widrich in un’intervista, Buffer iniziò a produrre contenuti strettamente correlati all’utilizzo del proprio prodotto ad esempio istruzioni sulle funzionalità di schedulazione, consigli su come creare buoni Tweet, aumentare i follower e usare Twitter In ottica SEO.
Ci furono i primi riscontri ma la audience che riuscirono a raggiungere era decisamente limitata.
Widrich ebbe l’illuminazione quando lesse il Manifesto del Content Marketing, pubblicato nel 2012 da Rand Fishkin co-founder di Moz (azienda leader mondiale nell’ambito della web marketing).
La slide del Manifesto del content marketing che spiega a chi rivolgersi per essere efficaci
Una delle slide di questo manifesto consigliava di focalizzarsi sulla rilevanza non tanto per il potenziale cliente, ma sulla rilevanza per chi con questi potenziali clienti già ci interagisce.
Widrich seguì il consiglio e il content plan venne totalmente rivisto cambiando il proprio target dai potenziali client agli influencer.
Questo nuovo approccio portò a pubblicare post su temi di psicologia, creatività e consigli sulla vita in generale. Ecco alcuni esempi:
How Much Sleep Do We Really Need to Work Productively?
What Multitasking Does to Our Brains
Why We Have Our Best Ideas in the Shower: The Science of Creativity
Dopo aver messo in atto questa strategia Buffer è riuscita a quadruplicare la propria reach raggiungendo una media di 1000 shares per post.
Content marketing: fai come Buffer, fai parlare di te
Così facendo Buffer ha aumentato moltissimo il traffico e la visibilità del proprio brand, aumentando di conseguenza anche il numero di conversioni finali. Contemporaneamente, come racconta lo stesso Widrich a Searchenginewatch.com, venne aumentata drasticamente anche la frequenza con cui venivano postati contenuti. Inizialmente, racconta Widrich, serviva circa una settimana per preparare un post, poi con il passare del tempo si ottennero anche 2-3 post a settimana per finire ad una media di vari post giornalieri.
Oltre a ciò Widrich si è impegnato ad instaurare relazioni con gli influencer utilizzando la tecnica del guest post riuscendo ad acquisire circa 100.000 utenti nell’arco di 9 mesi. In questo lasso di tempo Widrich ha scritto circa 150 articoli per altri blog. All’inizio i risultati furono davvero scarsi ma con il passare del tempo la situazione migliorò costantemente in termini di traffico e soprattutto in quanto a preziose relazioni instaurate.
Il ritorno in termini di conversioni di questa attività di content marketing è spesso difficoltoso da valutare. Widrich spiega in un’intervista a Mixenergy il semplice metodo con cui misurava la concreta efficacia del suo lavoro di creazione contenuti :
“Dato che registriamo in media un 2% di conversioni da free a pay, se scrivo un articolo e ottengo 100 registrazioni abbiamo 2 utenti paganti. Ogni utente pay genera per noi un valore di circa 250 $. Significa quindi che scrivere quell’articolo ha fruttato 500$”.
Cosa imparare da Buffer?
- Focalizzati su chi ha già instaurato relazioni con i potenziali clienti e crea contenuti adatti a queste persone
- Instaura rapporti con gli influencer in ottica SEO e in ottica puramente relazionale
- Non avere fretta perché i risultati del content marketing si realizzano sul lungo termine
Hootsuite: Game of social thrones
Hootsuite è una piattaforma di social media marketing management che permette di gestire gli account social in modo professionale, grazie a funzionalità come la programmazione dei post, la gestione di stream differenziati e la visualizzazione di statistiche.
In occasione del lancio della quarta stagione della nota serie TV Game of Thrones, Hootsuite ha lanciato una fantastica campagna di video marketing basata sulla sigla della serie TV stessa diventata ormai iconica grazie alla sua grafica e alla sua musica immediatamente riconoscibile.
Hootsuite ha ricreato splendidamente tutte le scene creando un paragone fra i social network e i regni della serie TV. Ogni social è rappresentato come un regno nella sigla ed Hootsuite ha lo scopo di collegarli tutti. L’animazione si conclude con la call to action “Unite your social kingdoms”.
Il video rimanda poi ad un’infografica creata l’anno precedente (che puoi vedere qui) e che ebbe un grande successo e con cui Hootsuite iniziò a costruire e sperimentare il riscontro di questa campagna. Anche In questa infografica ogni social network viene presentato come ognuna delle differenti case protagoniste di Game of Thrones.
Content marketing case study: Hootsuite e i social come case di GoT
Ciascuna casa con la sua data di fondazione e il suo motto. Ad esempio Twitter con “Few words can say a lot”.
Le relazioni e i rapporti fra i diversi social newtork erano presentati come le schermaglie fra le diverse case al fine di conquistare tutto il mondo dei social.
Content marketing case study: infografica Game of thrones
L’infografica si chiude con la call to action “Unisciti all’ordine dei gufi” ed il gufo è proprio il simbolo nel logo di Hootsuite. Aggiungendo che “Con il primo vento dell’inverno dei social che spazza il reame, i cittadini stanno cercando una soluzione per evitare il conflitto”. Si tratta di una citazione del motto più celebre di Game of Thrones cioè “L’inverno sta arrivando”.
La campagna ha avuto un successo incredibile, diventando un case study di content marketing e facendo ottenere a Hootsuite un grandissimo guadagno in termini di visibilità, di immagine e di conversioni. Il video al momento (Giugno 2016) sfiora il milione di visualizzazioni.
Ma cosa c’è dietro questo successo?
Come Hootsuite stessa racconta, tutto è partito da una semplice considerazione: i dipendenti sono sempre stati dei grandissimi fan di questa serie TV e gli utenti, che Hootsuite ben conosce grazie alle interazioni costanti, ne sono altrettanto appassionati.
Lo stile di comunicazione che hanno sempre deciso di utilizzare in Hootsuite si basa su autenticità e un tono amichevole, perciò utilizzare Game Of Thrones per stabilire una comunicazione, proprio come si farebbe davanti alla macchinetta del caffè, venne considerata la mossa ideale.
Al di là della bravura tecnica nella realizzazione del video, i motivi del successo risiedono soprattutto nell’attenta ed intelligente pianificazione di questa campagna. Il lancio è coinciso con il lancio della quarta stagione, proprio nel momento in cui nei social network il trend principale sarebbe stato proprio GoT. Hootsuite ha seguito perfettamente il detto “be the conversation; don’t interrupt the conversation”, ovvero “Sii la comunicazione, non interromperla”.
A supporto del lancio venne sviluppata una capillare ed efficiente rete di diffusione supportata da campagne a pagamento allo scopo di raggiungere la massima reach. Il target erano proprio i fan di GoT, dai potenziali clienti sino agli influencer, passando per i giornalisti.
Il coinvolgimento di tutti i social è stato fatto nel migliore dei modi. Il video è stato postato su Youtube e rimanda all’infografica che ha ottenuto condivisioni su tutte le piattaforme. Contemporaneamente è stato lanciato l’hashtag #GameOfSocial che ha ottenuto una grandissima visibilità. Così facendo Hootsuite è riuscita a far veicolare il proprio contenuto attraverso tutte le modalità possibili.
Cosa imparare da Hootsuite?
- Conosci i tuoi potenziali clienti: potrai scoprire di avere passioni in comune con loro e avere un potentissimo mezzo per instaurare una comunicazione autentica
- Pensa “out of the box”: le idee migliori a volte non sono sulle guide e gli How to ma possono scaturire in modi impensabili
- Non prenderti troppo sul serio: ti garantisce di risultare vero e autentico agli occhi dell’utente
Il content marketing è adatto al mio business?
Le case history appena viste riguardano brand che offrono prodotti sui quali può sembrare facile riuscire a creare una strategia di content marketing accattivante e di successo.
Le tipologie di prodotto più tradizionali possono sembrare più difficili da collocare in dinamiche simili, perché possono non apparire abbastanza attrattive, addirittura “noiose”.
È evidente che per alcuni settori può essere più facile mentre per altri meno, ma ogni azienda, con la strategia giusta può beneficiare enormemente del content marketing.
Se ritieni il tuo business poco attrattivo segui questi consigli:
- Anticipa: probabilmente i tuoi concorrenti hanno avuto la stessa percezione quindi avrai un vantaggio competitivo essendo il primo a lanciarti nel content marketing
- Informa: sfrutta i contenuti per informare tramite dati concreti sull’efficacia del tuo prodotto. Utilizza formati accattivanti come le infografiche
- Ironizza: se il tuo business risulta un settore un po’ rigido prova a sciogliere il ghiaccio con i tuoi interlocutori grazie al potente mezzo dell’ironia
- Emoziona: scoprirai che ogni business, anche il più noioso può puntare su una bella emozione. Sfrutta le immagini per trasmettere in modo più efficace possibile i concetti utilizzando i principi del visual marketing
Il content marketing per il tuo business
Come abbiamo visto, i vantaggi dell’utilizzo del content marketing sono davvero notevoli. Si tratta di una branca del marketing molto ampia e che quindi può prevedere approcci molto diversi. Proviamo però a stilare alcune linee guida grazie a quanto visto:
- Studia qual è il tuo cliente ideale e crea delle buyer persona
- Studia attraverso quali canali e modalità queste buyer persona comunicano
- Trova gli influencer per raggiungere persone che già comunicano con essi
- Cerca di comprendere quali bisogni portano all’acquisto
- Crea contenuti che soddisfino i bisogni che vi sono dietro l’intenzione di acquisto del tuo prodotto
- Crea contenuti utili per gli influencer che già comunicano con i potenziali clienti
- Assicurati che i contenuti abbiano un effettivo valore e siano meritevoli di attenzione
- Stimola la creazione di contenuti anche da parte degli utenti
- Sii creativo, prova a pensare “out of the box” ottenendo opinioni da qualunque collega
- Utilizza l’ironia e crea uno stile autentico e amichevole per avvicinarti agli utenti
- Utilizza diversi formati e modalità per essere efficace in tutti i canali
Cogliere il valore del content marketing: valorizzare il ROI
Il content marketing è una strategia molto efficiente. I costi di implementazioni sono bassi rispetto ai grandi e durevoli ritorni ma spesso questo risulta difficile da cogliere. Ciò avviene perché il content marketing opera in una fase del conversion funnel distante dalla conversione finale.
Per ovviare a questo occorre un approccio metodico e strutturato in fase di analisi, al fine di valutare in modo corretto i costi e i benefici di ogni fase in cui il content marketing interviene. Ci sono vari modalità di attribuzione del ROI, che prevedono di valutare il percorso compiuto dagli utenti e attribuire un peso ad ognuna delle fasi di avvicinamento all’acquisto.
Se vuoi approfondire la questione dell’attribuzione del ROI per il content marketing puoi far riferimento a questo ottimo articolo del Content Marketing Institute
Mi hai convinto, voglio fare content marketing!
Per iniziare a fare content marketing puoi seguire due strade, provare a farlo internamente oppure affidarti ad una agenzia.
Nel primo caso non ti resta altro che seguire il nostro blog per scoprire guide e consigli utili e riuscire a un ottimo piano internamente, ad un costo bassissimo.
Se decidi invece di affidarti hai un altro ottimo motivo per seguire in futuro il nostro blog ed essere già informato per valutare la competenza e l’affidabilità delle varie agenzie.
Ecco alcuni semplici ma efficaci consigli per scegliere quella giusta:
- Valuta le case history per capire se hanno già affrontato realtà come la tua
- Verifica se ci sono clienti di lunga data, questo dimostra affidabilità e capacità di adattamento al cambiamento
- Chiedi come potranno dimostrarti concretamente i risultati (reportistica, strumenti di analisi)
- Informati su come verranno gestiti gli interventi tecnici di aggiunta/modifica pagine al sito
- Controlla che l’agenzia stessa abbia un content plan. Se essa stessa crede nell’efficacia dei propri risultati dovrebbe certamente averne uno.
Cristian Marchisio